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Il termine “seduzione” richiama qualcosa di ambiguo. Se infatti da una parte questa parola può essere riferita alla capacità positiva di suscitare attrazione, dall’altra richiama il potere negativo di circuire ed ingannare con false promesse. Rispetto alle sue origini etimologiche,”Seduzione” di per sè deriva dal latino ed indica allo stesso modo sia “catturare l’attenzione dell’altro” che “sviare, corrompere, traviare..”.
La seduzione, così come il corteggiamento presenta alcune caratteristiche importanti. Vediamole…:
- La seduzione può quindi corrispondere ad un bene o ad un danno, può essere affascinante, accattivante e romantica, ma anche pericolosa e perversa.Per la religione cattolica la seduzione corrisponde alla strategia del demonio che, con lusinghe e promesse, allontana dalla retta via.
- Gli strumenti seduttivi cambiano a seconda delle culture e dei tempi:la sua espressione si manifesta attraverso un ampio ventaglio di modalità relazionali ed investe qualsiasi rapporto interpersonale, sia esso di coppia, di gruppo, sociale o lavorativo.
- L’arte del corteggiamento è stata considerata per secoli prerogativa maschile. Già Ovidio indicava nella sua “Ars Amatoria” un elenco di precetti per conquistare le donne: il luogo comune è che quindi all’uomo spetti un ruolo attivo di corteggiatore, mentre la donna deve, in questo gioco, restare passiva e ritrosa. Anche la letteratura ed il cinema per molto tempo hanno trasmesso un modello di seduzione prevalentemente maschile. E’ solo con l’autonomia economica ed i primi anni ’80 che la donna conquista anche l’emancipazione affettiva, e di conseguenza la possibilità di scegliere oltre che di farsi scegliere.
- A volte è difficile stabilire una linea di demarcazione tra chi seduce e chi viene sedotto, perchè le parti possono non essere ben definite. Oltre ai seduttori vi sono poi persone che hanno costante bisogno di venir sedotte, per un inconsapevole desiderio di dover affermare un’immagine di sè, nel costante tentativo di potenziare il proprio io debole. La componente narcisistica è infatti sempre presente in ogni atto seduttivo, perchè in ogni corteggiamento si ha la necessità di affermare una parte di sè ed una autogratificazione nell’altro.
- Un’altra caratteristica importante è che nel rito del corteggiamento non esistono regole precise: esso può essere fatto da complimenti e gentilezze, o può essere manifestato con messaggi molto più discreti, e con schermaglie sottili ed implicite. Si può fingere una certa indifferenza iniziale e spesso il partner più desiderabile è proprio quello che si nega: del resto è nella natura umana ambire maggiormente a ciò che ci viene negato.
- L’attrazione poi gioca un ruolo fondamentale. E’ risaputo come la donna ricerchi nell’uomo maggiormente l’intelligenza ed il potere mentre l’uomo, essendo maggiormente visivo, predilige aspetti legati all’avvenenza fisica. Senza dubbio poi l’affidabilità è una caratteristica importante nella scelta dell’altro, anche se spesso viene valutata solo in una fase successiva del rapporto. Infatti, all’inizio del rapporto si tende quasi sempre a non dare all’altro la “vera immagine di sè”, ovvero, si cerca di apparire senza difetti ed amabili, proprio per la paura di essere rifiutati. Rispetto a questa caratteristica, possiamo mensionare come esistano persone letteralmente affette dalla “sindrome della telenovela”, ovvero sono quelle donne o uomini che attendono sempre l’Amore perfetto, perennemente travolgente o l’attrazione fatale. Sono quelli che aspettano da sempre il principe azzurro, del Mister Big, dell’uomo dei sogni che per un caso misterioso del destino però non arriva mai, o alla fine li delude.
- Infine un altro aspetto del corteggiamento dei tempi moderni è che, per mancanza di tempo o incompetenza affettiva, ultimamente si dedica molto meno tempo al conquistare l’altro, forse perchè esso richiede immaginazione, fantasia creativa e nuove strategie. E non tutti ne sono dotati. L’amore ha bisogno di dialogo, rispetto, regole e sacrifici: tutte conquiste da fare insieme senza correre.